Metteresti i dati della tua carta di credito su uno smartphone obsoleto?

 

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La sicurezza è uno dei valori più importanti dell’esistenza.
Per tale motivo, ricerca e innovazione sono state dedicate in gran parte proprio a implementare la sicurezza dell’uomo in molteplici settori. Nell’ultimo secolo sono stati fatti passi da gigante, in ambito tecnologico, e di conseguenza anche in quello connesso ai vari aspetti della sicurezza e della prevenzione.

Affideresti la sicurezza dei tuoi viaggi a un’automobile con tecnologia obsoleta?

Affideresti la sicurezza dei tuoi dati a uno smartphone ideato dieci anni fa?

Come la vita cambia con il passare del tempo, anche le esigenze della sicurezza si fanno sempre più specifiche.
La tecnologia deve forzatamente adeguarsi all’evolversi di tali esigenze, per non mettere a rischio la vita umana.

Affideresti la sicurezza dei dati dei tuoi pazienti a un software ideato dieci anni fa?

In un laboratorio analisi, i software utilizzati rappresentano una parte fondamentale del processo di lavoro. Per questo motivo, non basta più aggiornare i software per renderli moderni. Si deve utilizzare un middleware completamente nuovo, ideato per le esigenze moderne. In un laboratorio analisi in cui al primo posto ci sia la diagnostica, e non la logistica, un middleware deve essere appositamente studiato perché sia al passo con la tecnologia e con la sicurezza.

Scopri le potenzialità di ATMOSPHERE
La soluzione ai middleware di laboratorio analisi obsoleti, con numerosi profili utente configurabili, piena compliance ai requisiti di sicurezza dei dati e un sistema esperto ed evoluto di quarta generazione. La verifica delle non conformità avviene in tempo reale e le dashboard sono personalizzabili per una maggiore ergonomia.

DXA 5000: ATMOSphere

Il middleware ATMOSphere di Beckman Coulter impiega moderne logiche di visual management grazie a dashboard interattive, dai contenuti personalizzabili per singolo utente e aggiornabili automaticamente secondo tempistiche definibili, che consentano a ciascun operatore di accedere alla propria dashboard personalizzata da qualunque postazione prevista nella rete dei laboratori e permette la gestione gerarchica degli utenti con possibilità di configurare/abilitare almeno cinque profili funzionali personalizzati in base alle loro competenze.

Privacy by design
Secondo quanto stabilito dal regolamento UE n.2016/679 (GDPR), i titolari dei dati (clienti, etc.) devono assicurare che questi vengano trattati secondo quanto stabilito, minimizzando eventuali rischi connessi. Per fare ciò si deve agire preventivamente, già in fase di sviluppo della tecnologia, con quello che è stato definito come Privacy by Design: la necessità di tutelare i dati fin dalla fase di progettazione dei sistemi che ne prevedono la raccolta e l’utilizzo.
Ciò significa che, per evitare sanzioni legali e penali, le aziende devono cambiare mentalità adottando sistemi e strumenti informatici ideati e sviluppati tenendo conto di tali esigenze per essere all’avanguardia in materia di protezione dei dati.

Il middleware ATMOSPHERE utilizza molteplici funzionalità dedicate per sviluppare quelle misure tecniche e organizzative previste dall’UE n.2016/679 (GDPR) che possono essere considerate adeguate al trattamento di dati personali dei pazienti, per finalità di tutela della salute e incolumità fisica dell’interessato. Tra le misure adottate troviamo: l’autenticazione e gestione dei ruoli tramite profilazione, la minimizzazione dei dati, l’anonimizzazione dell’anagrafica pazienti da interfaccia utente, l’anonimizzazione anagrafica pazienti nelle comunicazioni strumentali, la comunicazione sicura crittografata tra i vari strati software, il sistema di tracciamento Audit Trails, la crittografia della base dati, backup e cancellazione dei dati.

Quality by Design
Il middleware ATMOSPHERE segue un ciclo di progettazione e sviluppo basato su un processo Quality by Design, approccio scientifico e sistematico che si propone di conoscere le relazioni tra gli attributi di un prodotto o di un processo produttivo e le performance del prodotto stesso in modo da assicurarne la produzione secondo le specifiche di qualità e mediante un processo robusto e controllato. L’approccio è applicato dalle prime fasi di progettazione fino al controllo della qualità di un prodotto e coinvolge più discipline quali il disegno sperimentale, l’analisi multivariata di dati e il risk assessment.
ATMOSPHERE segue un ciclo di vita che soddisfa i requisiti della norma ISO 13485:2016; tra le fasi previste troviamo il Risk Management (secondo ISO 14971) e la Usability Engineering (secondo IEC 62366), che specifica i requisiti di usabilità ed ergonomia per lo sviluppo di dispositivi medici.
Capiamo quindi come l’interfaccia utente di ATMOSPHERE risulti semplice e intuitiva, concepita per minimizzare la probabilità di errori e per garantire un’adeguata trasparenza verso il lavoro da svolgere, senza invischiare l’utente nei meccanismi interni della soluzione applicativa. Il danno arrecato all’utente per effetto di una mancata ergonomia del prodotto software è sovente sottovalutato, e va dalla perdita di tempo, al danno economico e oltre, sino a pesanti ricadute a livello di stress lavoro-correlato, la cui valutazione è ora inserita nel D.Lgs. 81 sulla sicurezza del lavoro.

ISO 15189
Il middleware ATMOSPHERE offre una serie di strumenti che aiutano i laboratori clinici a conformarsi ai requisiti normativi per l’accreditamento ISO 15189.
Tra questi troviamo un sistema di controllo per la completa tracciabilità (ISO15189:2012 5.3.1.4) in ogni fase dei processi pre-analitici, analitici e post-analitici, un modulo dedicato alla sistematica identificazione, registrazione e gestione delle non conformità (ISO15189:2012 4.9, 4.10, 4.11) relative ai campioni non idonei in laboratorio e di un modello di comparabilità dei risultati (ISO15189:2012 5.6.4) determinato su più procedure analitiche, sia identiche che diverse. In particolare, in un contesto dove il 60-70% delle decisioni mediche si basa sui risultati di esami di laboratorio, le attività svolte dal laboratorio clinico sono in progressivo incremento e l’esigenza di garantire da un lato la qualità, l’efficacia e la sicurezza del paziente e, dall’altro, di contenere i costi, porta al consolidamento del numero delle strutture eroganti e alla razionalizzazione degli esami disponibili, uno strumento per la comparabilità dei risultati diventa un elemento fondamentale da valutare e monitorare nelle procedure di assicurazione della qualità, in modo da garantire l’armonizzazione e l’intercambiabilità nello spazio e nel tempo dei risultati, e di non dar luogo a errate valutazioni nel processo clinico-decisionale.

Cura del paziente:
diagnostica non logistica