Quante volte, se avessi contato fino a 10, avresti evitato un problema?

 

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Punxsutawney

È il nome di una piccola città della Pennsylvania, dove si è recato Phil Connors per fare un reportage sulla tradizionale ricorrenza del Giorno della Marmotta.

Qui però rimane intrappolato in un circolo temporale dove la sua giornata trascorre inesorabilmente allo stesso modo e gli eventi si ripetono esattamente uguali ogni giorno.

Questa è la trama di Groundhog Day: un film interpretato da Bill Murray talmente “Cult” che l’espressione Groundhog Day è diventata comune per indicare un giorno ripetitivo e privo di imprevisti.

In un laboratorio analisi, fino a oggi, l’approccio ai progetti di workflow è sempre stato Groundhog Day: la filosofia di funzionamento delle automazioni obbligava a dare per scontato che “gli eventi si debbano ripetere esattamente uguali ogni giorno” e i progetti di automazione ricalcavano questo concetto, basati su un modello chiuso e ripetitivo.

 

Il Groundhog Day è un enorme vantaggio quando si fa logistica, ma in un laboratorio analisi si fa diagnostica.

In un laboratorio analisi le cose accadono in maniera diversa, poiché pur trattando oggetti inanimati, dietro una provetta c’è sempre un paziente. E i pazienti portano con sé imprevisti, emergenze, esigenze diverse di refertazione e tutto quanto concorre a rendere le giornate in laboratorio sempre diverse e i progetti di automazione Groundhog Day inefficienti. Ecco perché è necessario risolvere il problema alla fonte: bisogna cambiare radicalmente la filosofia di funzionamento dell’automazione per avere un processo dinamico che si possa adattare alla realtà del momento senza approssimazione. E il modo migliore per farlo è ricalcare quanto fatto in Critical Care con l’introduzione del triage.

DxA 5000 permette l’implementazione di un triage automatico di laboratorio per evitare approssimazioni sulle risposte cliniche: attraverso il rivoluzionario uso del Distribution Manager che agisce come una moderna sala di aspetto, può processare una provetta (ovvero un paziente) secondo schemi aperti e, soprattutto, senza dover per forza considerare che ogni giorno sia sempre le stesso.

DXA 5000: Distribution Manager

DxA 5000 mantiene elevato il livello di efficienza e permette logiche di gestione della provetta innovative grazie alla possibilità di completare le fasi di check-in, verifica delle non conformità e centrifugazione prima della immissione su qualsiasi forma di binario di trasporto

Triage di laboratorio automatizzato
Il modulo di carico di DxA 5000 è stato ingegnerizzato per automatizzare la gestione contemporanea di campioni a priorità differenti. Le aree di ingresso e l’area di distribuzione campioni sono servite da due robot di movimentazione indipendenti che lavorano sincronizzati tra loro. Tutte le automazioni di generazione precedente costringono l’operatore a eseguire un preordinamento manuale delle provette e a scegliere uno slot dedicato per ciascuna tipologia di campione nel modulo di carico, introducendo un concetto di elevata casualità di elaborazione ed immissione sul binario di trasporto.
Ecco perché è possibile affermare che, grazie all’ingegnerizzazione unica di DxA 5000 è possibile implementare, relativamente all’approccio distributivo delle provette sul binario di trasporto, un triage di laboratorio automatizzato.
In sostanza, grazie alla possibilità di inserire sull’automazione provette non preordinate e su rack indistinti, sarà possibile riprodurre quello che normalmente succede in Critical Care con l’accesso alla struttura.
Il robot dedicato al primo picking del campione acquisisce in soli tre secondi tutte le informazioni necessarie a caratterizzarlo e a mappare le sue necessità di prioritizzazione e routing.
Tornando alla logica di paragone con le unità di Critical Care, il primo robot simula il personale di triage che traccia il profilo anamnestico del paziente e che assegna il codice colore di intervento.
A questo punto il campione NON viene immesso sul binario di trasporto, come avrebbero fatto tutte le automazioni di generazione precedente, ma viene posizionato in una zona predisposta chiamata Distribution Manager e completamente indipendente da qualsiasi forma di binario di trasporto. In sostanza, quanto accadeva un tempo, quando un tecnico in un laboratorio analisi controllava ogni provetta per ordinarle in base all’urgenza..

Dietro a ogni
provetta, c’è un
paziente